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PRESENTAZIONE

HO FRUGATO I CESPUGLI DELLA TERRA
E NE SONO USCITE LE BESTIE DELLO ZODIACO,
ALLORA HO INSEGUITO LE BESTIE
COME IN UNA CACCIA
(Max Jacob da Specchio dell’Astrologia)

Cari navigatori della rete benvenuti!
Siete approdati in un blog di astrologia. Ancora un altro… penserete voi! Ebbene sì e il nostro progetto è un po’ ambizioso perchè intendiamo fornirvi gli strumenti necessari affinchè possiate interpretare “da soli” il vostro oroscopo.
Con un po’ di pazienza, se resterete con noi, vi accorgerete che per diventare astrologi non occorre avere “doti speciali” ma è sufficiente una sola, grande motivazione: nutrire un profondo interesse per quella crescita personale che, attraverso la conoscenza di se stessi e delle proprie situazioni personali, ci aiuti a condurre una vita più soddisfacente e ad affrontare i problemi personali con maggiore consapevolezza.

L’Astrologia ha percorso millenni di strada per arrivare sino a noi e ha incontrato nel suo lungo cammino avventure di ogni genere. Non sappiamo se un giorno si riusciranno a ritrovare i pezzi perduti; è più probabile che siano i nuovi astrologi a ridarle forza e nuova struttura, intanto noi possiamo solo constatare che, nonostante le sue lacune e incongruenze, funziona; consideriamolo pertanto un dono dei nostri antenati e ringraziamoli per questo.

Zodiaco di Denderrah

 Il cielo, con il sole, la luna e i pianeti, fissato nell’istante della nascita in un punto preciso della terra, è il nostro specchio, la nostra immagine intima riflessa nell’oroscopo ed è lì che, attraverso i suoi simboli, scopriamo come una persona affronta la vita, qual’è il suo compito, quali i suoi punti di forza e le sue problematiche e quale dovrà essere l’impegno o il potenziale per armonizzare tali energie.
L’astrologia, con il suo linguaggio magico e mitico, ci ha affascinato tanti anni fa e ora desideriamo trasmettervi questa passione. Da qui l’idea di un blog che ha, come unico scopo, la sua divulgazione nella maniera più semplice possibile. Ciascuno di voi, attraverso le nostre lezioni e un reciproco scambio d’idee ed esperienze, potrà conferire un significato più personale e profondo al proprio Sole, alla propria Luna o magari a Venere e Marte, insomma a tutte quelle energie dentro di noi che ci appartengono e che usiamo ogni giorno nella nostra vita.
Noi saremo qui a sostenervi in questo “tour alla scoperta di se stessi” ma non come semplici guide turistiche, perchè neanche il nostro viaggio personale può dirsi terminato.
Con voi contiamo di crescere e scoprire ancora molte cose…..

Quella che segue e che raccontiamo è una leggenda che appartiene alla storia delle divinità Giapponesi, noi la prendiamo in prestito (e ci scusiamo se l’abbiamo un po’ rimaneggiata) perché intendiamo utilizzarla come pretesto per tentare di “catturare” la vostra attenzione e per introdurvi nel “mondo dell’astrologia” dove il sole, la luna e i pianeti non sono solo corpi celesti che girano nell’universo ma qualcosa che ci appartiene profondamente e che simbolicamente è dentro ciascuno di noi.

LA STORIA DI AMATERASU OMIKAMI

Nella terra del Sol Levante sono considerati simboli dello spirito nipponico e del potere imperiale tre oggetti: una spada, un gioiello e uno specchio.
Questi tre oggetti sono simbolicamente espressione e affermazione di un potere da raggiungere, la spada attraverso la lotta e la forza, il gioiello attraverso le ricchezze che comprano e corrompono alleanze e infine lo specchio, il più potente dei tre simboli, quello attraverso il quale si giunge alla conoscenza di se stessi e dei segreti del mondo.
Un’antica leggenda narra proprio di uno specchio…….e di una divinità Amaterasu Omikami, dea del Sole, Grande Signora che porta il mezzogiorno, colei che regna nella Pianura dell’Alto Cielo e fa risplendere ogni cosa sulla terra con i suoi raggi dorati.
La storia riporta che, a seguito di un contrasto con il fratello Susanowo, dio delle tempeste e delle acque, la dea, offesa e infuriata da tanta prepotenza, decise di mostrare tutta la sua collera rifugiandosi nella caverna del Cielo, che chiuse con una grossa pietra, privando all’improvviso tutta la terra della sua luce e del suo calore.

In un istante il mondo piombò nelle tenebre e non ci furono più il giorno e la notte.

Il caos fu totale, il gallo non poteva più cantare allo spuntare del sole, l’alba non poteva più fare il suo timido ingresso perché ormai nessuno più l’annunciava, ed anche il tramonto non poteva più fare il suo solito show rosso fiammeggiante mentre calava il sipario della sera, ogni cosa sulla terra arrestò la sua crescita, vivere era diventato veramente impossibile!
Subito tutte le divinità dell’olimpo giapponese si radunarono per pregare e decidere cosa fare, bisognava punire e allontanare Susanowo per il suo pessimo comportamento ma, prima di tutto, era necessario implorare Amaterasu, convincerla a uscire dalla caverna perché la luce tornasse di nuovo a risplendere, ma tutto sembrava inutile, la dea, nonostante le suppliche, era irremovibile nella sua decisione.

Poi le preghiere e le invocazioni cessarono e la gioiosa dea Ama no Uzume ebbe un’idea: prima appese uno specchio ottagonale a un albero, proprio di fronte all’ingresso della caverna, poi, per intrattenere tutte le divinità presenti, organizzò una festa e si esibì in una danza erotica così comica che tutto quell’ammiccare e sgambettare fece esplodere nella folla presente grida e risate divertite. Amaterasu sentendo tanta ilarità e non capendone il motivo cedette alla curiosità e alla tentazione di scoprire cosa suscitasse, là fuori, tanta gioia e divertimento, così lentamente, spinse la grossa pietra per sbirciare un poco e…. che meraviglia era mai questa! Appena ebbe aperto un piccolo spiraglio, fu avvolta dallo splendore della propria immagine riflessa nello specchio, mai, prima di allora, si era vista in tutta la sua bellezza e radiosità e ne rimase intimamente affascinata.

Percepì la gioia di scoprire e conoscere se stessa e poi, pensò, chissà quante altre cose bellissime avrebbe potuto scoprire nel mondo, che cosa stava facendo chiusa in questa caverna?

Uscì trionfante allo scoperto e, al suo apparire il cielo, la terra e tutte le altre divinità presenti applaudirono felici il suo ritorno, ora finalmente, lo splendore del suo sole dorato inondava di nuovo di luce e di calore la vita.

La dea del Sole si era riconosciuta nello specchio, adesso non solo sapeva chi era ma anche qual era il suo compito, doveva illuminare e rallegrare, con la sua luce e il suo calore, il mondo.

Photo courtesy Photos8.it

Si rallegrò di questa sua scoperta, di questo nuovo sapere e nel farlo sentì il “brivido del potere” che scintillava dentro di lei, lo specchio, che rifletteva la sua immagine, le aveva donato il più grande dei poteri: la conoscenza.

La storia di Amaterasu finisce qui, ma la nostra e le vostre storie continuano, noi l’abbiamo utilizzata proprio perché siamo convinte che l’astrologia, come lo specchio messo dinanzi agli occhi della dea del Sole, possa aiutarci a scoprire chi siamo e qual è il nostro ruolo nella vita.

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