NODO NORD IN PESCI E NODO SUD IN VERGINE
Dal 12 gennaio i Nodi Lunari si sono spostati: il Nodo Nord è passato dall’Ariete al segno dei Pesci, e il Nodo Sud dalla Bilancia al segno della Vergine.
Ricordo che i Nodi Lunari non sono corpi celesti reali nello spazio, ma sono dei punti, posti uno di fronte all’altro, calcolati in base all’intersezione dell’orbita eclittica percorsa dal Sole con il piano dell’orbita lunare.

Infatti la Luna, nel suo giro di 28 giorni intorno alla terra, incontra una volta l’orbita solare da sud a nord e, da questo punto d’incontro nasce il Nodo Lunare Ascendente o Nodo Nord, dopo 15 giorni la incrocia di nuovo da nord a sud, e da questo punto d’intersezione si forma il Nodo Lunare Discendente o Nodo Sud.
Questi due punti d’intersezione, i Nodi Lunari, sempre in opposizione esatta tra di loro, formano assi nodali, e poiché indietreggiano rispetto al susseguirsi dei segno zodiacali, camminano in modo retrogrado, spostandosi di circa 1° e mezzo al mese e completano un giro completo dello Zodiaco in circa 18 anni
Inoltre sono in connessione con le eclissi di Sole e di Luna, che avvengono soltanto durante i noviluni o i pleniluni, quando i due luminari sono in prossimità dei nodi lunari.
Ricordo che il Nodo Sud, in base al segno che occupa al momento della nascita, ci è familiare, qui infatti si raccolgono gli automatismi e i comportamenti del passato dell’anima, che sono quelli più riconoscibili nei tratti della personalità, soprattutto nella prima parte della vita.
Come contenitore di passate esperienze, il Nodo Sud ci fa sentire al sicuro: indica abitudini e dinamiche comportamentali istintive e automatiche nelle quali ricadiamo di continuo, ed essendo eredità del passato, se i suoi valori non vengono integrati, possono condizionare il nostro procedere verso un nuovo stadio di sviluppo.
Non sempre però rappresentano limitazioni o ferite del passato, possono anche consistere in talenti, in punti di forza, che potremmo sfruttare in modo naturale essendo parti integranti della nostra natura.
In alcuni casi però questo “retaggio” del passato può interferire in questa vita con quel contratto che la nostra anima ha stipulato prima di venire al mondo e che, in questa incarnazione, comprende un percorso di crescita più elevato.
Gli scopi di questo nuovo percorso, verso il quale dovremmo tendere, si trova .nel segno opposto, nel Nodo Nord, che indica, in base al segno zodiacale che occupa, come dovremmo integrare la nostra vita per crescere, per evolvere e liberarci dalle influenze e dai condizionamenti che ci portiamo dietro.
E’ chiaro che il Nodo Nord rappresenta sempre modalità che non siamo in grado di padroneggiare, e sebbene rappresentino esperienze affascinanti e attraenti, inconsciamente le rifiutiamo poiché il segno e la casa che occupano nel tema ci appaiono estranei, innaturali e difficili da affrontare.
Veniamo al mondo con un programma codificato di forze e di debolezze, con diversi livelli di consapevolezza uniti ad antiche e cattive abitudini, ed è proprio dalla forte tensione di queste nostre predisposizioni interiori – l’opposizione dei Nodi – che prenderà forma la nostra missione in questa vita.
Ovviamente ognuno è libero di credere che abbiamo tante vite o forse una soltanto, quando però in astrologia affrontiamo i Nodi Lunari, che hanno sempre una valenza Karmica e psicologica, è questo il materiale sul quale dobbiamo riflettere, cioè sulla possibilità che, comprendere il passato, possa aiutarci a rimodellare e sviluppare il presente, senza mai impedirci di sperimentare e sviluppare nuove potenzialità e scelte più consapevoli.
A livello individuale sarà importante verificare in quale posizione si formerà l’asse nodale nel proprio tema di nascita, in quali case specifiche si trovano i Nodi, e se la loro posizione entra in contatto con pianeti e forma aspetti nella propria carta.
Nei 18 mesi passati, il transito del Nodo Nord in Ariete e Sud in Bilancia, coinvolgeva i segni cardinali e l’asse I/VII, mettendo in relazione il rapporto IO – gli altri, e a confronto tutti quei rapporti, individuali e collettivi, sbilanciati, in cui si rinunciava ad affermare una propria individualità e un proprio desiderio di autoaffermazione, oppure si tendeva a prevaricare l’altro, con manie bellicose di potenza e di sopraffazione. La finalità di questa sfida era quella di cercare una mediazione tra l’aggressività arietina e il desiderio di un equilibrio e di un armonia che tenesse sotto controllo un egocentrismo indebito.
Ora il focus si sposta sui segni mobili che, per la loro qualità di segni flessibili e versatili, sono sempre pronti ad apprendere e ad adattarsi al cambiamento specie quando si tratta di una crescita o di un miglioramento che liberi da una situazioni passate che ostacolano.
L’asse nodale coinvolge la XII e la VI casa, che hanno rispettivamente come reggenti Giove, governatore tradizionale dei Pesci e Nettuno attribuito a questo segno più recentemente, e Mercurio pianeta che governa la VI casa Vergine.
L’opposizione dei Nodi mette in relazione, attraverso la consapevolezza, due segni opposti e complementari che, solo lavorando insieme, possono portare ad una perfezione del singolo per il gruppo e viceversa, e creano un’integrazione, un’interdipendenza e un equilibrio tra il lavoro spirituale e quello materiale, in fondo tra anima e corpo che non possono essere che interdipendenti.
Con il Nodo Nord nei Pesci e il Nodo Sud in Vergine, siamo nell’asse dell’esistenza, poiché entrambi i segni hanno molto a che fare con la consapevolezza di sé, non quella esteriore che viene esibita, bensì quella interiore, che esiste in funzione di qualcosa, del nostro essere in qualche modo utili agli altri.
E’ coinvolta la XII casa nei Pesci, in cui ci si interroga e si medita nella quiete, dove c’è raccoglimento e contemplazione, atteggiamenti tipici di un settore così distante dall’ambiente che ci circonda e dal mondo, ben rappresentati dalla VI casa in Vergine, in cui ci si pone ancora la domanda sull’esistenza, ma in forma molto più concreta, poiché riguarda i ritmi del quotidiano, del lavoro, della collaborazione con gli altri e della cura del proprio corpo.
Una VI casa in Vergine dove può essere facile fallire, specie se ci sono difficoltà nel relazionarsi, se la vita sembra una lotta per l’esistenza, se non si riesce a trovare un impiego adatto alle proprie doti e capacità, e allora si finisce per subire tutto, per sottomettersi, pur di mostrare alla società quanto valiamo, sempre in attesa che siano gli altri ad assegnarci un posto e, in alcuni casi, perfino costretti a scendere a patti con la comunità in cui si vive.
Le tensioni su questo asse indicano proprio la presenza di un conflitto tra le esigenze della vita e la possibilità di farvi fronte, e spesso si finisce per rifugiarsi nella XII casa, dove si cerca un isolamento nascondendosi agli altri, diventando timidi, riservati e diffidenti, costruendo in questo modo un mondo illusorio che non ha niente più a che fare con la realtà.
Nascere con il Nodo Sud in Vergine significa essere affidabili, competenti e rigorosi, fin troppo protesi verso un ideale di perfezione difficile da raggiungere, e che crea solo una mancanza di fiducia in se stessi e una serie interminabile di preoccupazioni e di inadeguatezze, piccole o grandi, che opprimono e possono favorire una visione dell’esistenza un po’ ristretta.
E’ un Nodo Sud che spinge ad impostare la vita sul lavoro, la disciplina, le responsabilità, ad esercitare un controllo fin troppo mentale e razionale pur di rifiutare tutto ciò che può trascinare nel caos e nell’imprevedibilità, con il risultato di vivere secondo ritmi e schemi prestabili e immutabili, che tengano al riparo da qualunque pericolo o imprevisto.
Seguire la direzione evolutiva indicata dal Nodo Nord in Pesci, significa ampliare la propria coscienza, guardare verso l’alto, respirare un’atmosfera di maggiore fiducia e di speranza e, nel distaccarsi un pochino da comportamenti standardizzati, da abitudini mentali, da preconcetti e opinioni troppo rigide, provare ad interpretare la propria vita attraverso un nuovo orientamento e significato.
E’ necessario lasciarsi andare, rilassarsi, meditare, imparare ad ascoltare l’altro con empatia, aiutarlo ed accettarlo così com’è, oltre a fidarsi maggiormente delle proprie intuizioni, sogni e sensazioni, in modo da sviluppare una predisposizione d’animo che aiuti ad esorcizzare la paura di ciò che non si può controllare.
L’ultima fase nodale che ha coinvolto questi segni è avvenuta tra giugno 2006 e dicembre 2007.
Come l’avete vissuta? I nodi hanno toccano pianeti nella vostra carta natale?
Per 18 mesi, cioè fino al 2026, avremo modo di condividere e testare questo nuovo asse nodale in case specifiche del nostro tema natale, ovviamente diverse in base al proprio Ascendente. Viviamo questo nuovo passaggio e direzione da seguire con consapevolezza!